Presentazione anno accademico 2012 – 2013

Dott.ssa Paola Forneris

 

        Oggi è un giorno importante. E’ il giorno in cui ricomincia l’Unitre, dopo una pausa, una interruzione durata tre anni. Risale al 1983 l’istituzione dell’Università della terza età a Sanremo, un primato che la nostra città condivide in Italia con poche altre.

 Sorse per volontà di un gruppo di persone, pionieri li definirei, tra i quali la prof.ssa Cavaglià e il dott. Massoni che si alternarono nella presidenza nei primi anni.

Quali i compiti che si prefiggeva questa Associazione? Educare, formare, informare promuovere la ricerca operando un confronto e una sintesi tra le culture delle precedenti generazioni e quella attuale favorendo il reciproco scambio di informazioni ed esperienze. Questi i compiti che venivano evidenziati allora e queste le finalità che sono richiamate nel nostro Statuto.

Di quel gruppo facevano parte il prof. Beltramino, prezioso e autorevole docente che ha dato lustro alla nostra Associazione e la prof.ssa Irma Re, Presidente nazionale che oggi abbiamo l’onore di avere con noi.  L’intento fu quello di venire incontro alle esigenze di tante persone che ormai lontane dal mondo del lavoro e libere da impegni professionali desideravano aprirsi a nuovi interessi e stimoli intellettuali, aprirsi a nuove occasioni di incontro e di socializzazione.

Nel corso degli anni l’Unitre sanremese ha proseguito il suo cammino ottenendo sempre maggiori consensi grazie alla professionalità dei docenti ed alla varietà delle proposte culturali che ha saputo presentare.

Ma soprattutto grazie ad un uomo il prof. Trucco che è stato per l’Università della Terza Età, l’anima, lo spirito propulsore per più di 25 anni, attraverso la sua attività di docente prima, fin dagli anni ’80 e attraverso quella di suo presidente dopo, rendendola viva e presente nel tessuto culturale cittadino attraverso le varie iniziative che promosse.

   Centinaia le lezioni di letteratura italiana che tenne nel corso del suo mandato, innumerevoli le personalità che ebbe come relatori.

Nel libro “Cesare Trucco – le grandi passioni di una vita” sono elencate dettagliatamente tutte le conferenze di cui fu relatore e l’elenco è veramente indicativo della profonda conoscenza che egli aveva della letteratura italiana, conoscenza profonda che gli permetteva di spaziare da Dante, che fu uno degli scrittori più amati e oggetto del suo studio ai grandi protagonisti della letteratura del Novecento.

 Insomma, l’UNITRE fu per Cesare Trucco un’attività a tutto campo alla quale si dedicò con impegno con tutto se stesso come ben testimonia il libro citato, nella quale profuse tutte le sue energie fino agli ultimi momenti della sua vita.

 Giustamente il Comune di Sanremo ha attribuito, in occasione dei Premi San Romolo 2012, al prof Trucco il titolo di cittadino benemerito ricordando i suoi meriti anche nel campo della scuola come insegnante e dirigente scolastico.

 E proprio la scuola è stata una delle grandi passioni del prof. Trucco e, a questo proposito, vorrei aggiungere un ricordo di carattere personale. Ebbi la ventura di avere come insegnante il prof. Trucco quando nell’ottobre del 1960 i miei genitori mi iscrissero alla prima media. Mio padre che aveva di lui grande stima fu molto contento quando venne a sapere che lo avrei avuto come docente. Può essere comprensibile quindi la particolare commozione con cui ho letto nel libro Le passioni di una vita la rievocazione della consegna della pergamena che donammo al termine dei tre anni di scuola al prof. Trucco con le nostre firme e il ringraziamento per il suo insegnamento. Per noi fu l’incontro con un professore che portava nella scuola il suo entusiasmo, la sua voglia di insegnare, capace di imporre una severa disciplina (eravamo una classe numerosa, più di 30), ma nello stesso tempo capace di ascoltarci e di creare interesse sulle materie di insegnamento. L’amore per i classici, per Dante, si può senz’altro dire che mi sia stato trasmesso dal prof. Trucco in quei lontani anni. In seguito, quando divenni direttrice della Biblioteca, nella mia veste di organizzatrice di appuntamenti culturali, lo invitai più volte e conservo un bel ricordo di quelle conferenze.

 Sono, pertanto, lusingata di essere stata designata a succedergli in qualità di Presidente dell’Unitre e ringrazio i membri del direttivo che hanno condiviso tanti momenti belli con il prof. Trucco, gli iscritti che ne hanno apprezzato le numerose conferenze invitandoli a continuare ad assicurare la loro presenza e a proseguire il cammino iniziato in quei lontani anni.

Cercheremo di dar nuova linfa all’Unitre, di far sì che essa divenga di nuovo, come lo fu allora, protagonista della vita culturale cittadina con i suoi incontri, con le sue conferenze, con i suoi momenti alti di una cultura radicata nella vita sociale.  Grazie al valore dei suoi relatori che hanno sempre agito in modo disinteressato, e il Prof. Beltramino è la punta di diamante della quale siamo fieri, grazie ai nuovi relatori che verranno sono sicura che ci potremo riuscire.

Come avete avuto occasione di vedere il programma che abbiamo predisposto per l’anno accademico 2013, si situa su una linea di continuità rispetto a quello degli anni passati, ma contiene anche alcuni elementi di novità, come è giusto che sia. Sì dunque ai corsi di letteratura italiana, letteratura greca e latina, filosofia, storia, storia e cultura locale, storia dell’arte, medicina ma anche apertura a nuovi argomenti quali letterature straniere, scienze umane, cinema, teatro e spettacolo, musica classica e operistica, tematiche legate al territorio ed all’ambiente, economia, per proporre un sapere attento agli stimoli ed alle sfide della contemporaneità.

 Come si vede, tanti argomenti da esplorare, da approfondire perché grande è la nostra curiosità da soddisfare. Mi piacerebbe che questa serie di lezioni che si terranno quest’anno, dedicate all’analisi ed all’approfondimento dei temi che abbiamo enunciato, si presentino come una finestra aperta sulla complessità del mondo in cui viviamo coinvolgendoci nello sforzo di comprenderne meglio qualche aspetto. Calvino ha detto: “La funzione della letteratura è la comunicazione tra ciò che è diverso non ottundendone, ma esaltandone la differenza”. Traendo spunto da queste parole vorrei che il nostro programma si proponesse un obiettivo analogo, divenisse, cioè un osservatorio privilegiato sulla ricchezza e la diversità e la complessità del mondo in cui viviamo facendo emergere tali diversità e tali sfaccettature.

 Un grande scrittore ha detto che è importante che ci sia qualcuno che abbia qualcosa da dire e qualcuno che abbia bisogno di starlo a sentire. Quello che conta, quello che si cerca è la relazione

 Parole che acquistano un significato ancora più pregnante al giorno d’oggi, in questa società frantumata dove stentiamo a trovare valori, nella quale sono innumerevoli le domande nuove che ci vengono continuamente poste e che esigono delle risposte, nella quale il passato stenta sempre più ad incontrarsi con un presente che sconfina nel futuro, facendo emergere la solitudine di ciascuno di noi, al di là dell’assordante rumore dei media e del pletorico bombardamento di notizie e di informazioni.

 L’obiettivo che ci vorremmo dare è ambizioso e, se vogliamo, semplice, quello di realizzare, attraverso un processo graduale, una migliore conoscenza di noi stessi. Coltivare la nostra vita interiore, la nostra sensibilità, interrogarci sul senso della nostra esistenza, scoprire quante cose non sappiamo e divertirci, con umiltà, ad impararle.

 Tenere presente la massima dell’Oracolo di Delfi, quell’invito a conoscere se stessi che è presupposto del nostro agire, ma allo stesso tempo, calare questa massima nel tessuto sociale, affinché il nostro studio, la nostra ricerca non sia fine a se stessa ma sia in sintonia con gli altri.

Queste sono state le motivazioni che mi hanno spinto ad occuparmi dell’Università delle Tre Età e queste, a mio parere, devono costituire il substrato del nostro programma, un programma che abbiamo preparato in tempi strettissimi, superando i numerosi ostacoli che si sono frapposti, non ultimo quello di trovare una sede adeguata.

Grazie al sostegno dell’Amm. Comunale e in particolare del Sindaco che ci ha dato generosamente la disponibilità di questa prestigiosa sala abbiamo potuto dare il via al nostro progetto che ora è una realtà.