Relazione finale – chiusura a.a. 2013/2014

dott.ssa Paola Forneris

 

Porgo il saluto alle Autorità presenti, al Consiglio Direttivo, ai docenti, ai Soci, ai rappresentanti e membri delle altre Unitre venuti in visita e a tutti coloro che ci hanno fatto l’onore di accogliere il nostro invito.

     Si chiude oggi il secondo anno di attività della rinata Unitre che, come sappiamo, è stata nuovamente costituita nel 2012, dopo una interruzione durata tre anni. Unitre, quella di Sanremo, che era stata fondata nella nostra città nel lontano 1983 per iniziativa di personalità di alto profilo culturale, quali il prof. Nilo Calvini e che dunque può vantare un albero genealogico di tutto rispetto.

E proprio questa Sala degli Specchi fu il teatro della prima Unitre, fu proprio questa Sala che vide svolgersi le prime lezioni sotto la guida dei suoi primi Presidenti, il prof. Giulio Massoni e successivamente il prof. Trucco che, con il suo magistero didattico e lo spirito dinamico della sua guida traghettò l’Unitre nel terzo millennio.

    Nel 2009, come sappiamo, l’Unitre attraversò un momento difficile che culminò con la scomparsa del prof. Trucco, al quale si aggiunsero problematiche di tipo burocratico che resero difficile proseguire l’attività didattica al punto che fu sospesa.

    Tutto sembrava perduto, ma grazie ad un gruppo di persone che non si vollero rassegnare a questa conclusione, l’Unitre cominciò di nuovo a vivere.

    Queste persone furono il prof. Giuseppe Cotellessa, già Vice presidente della prima Unitre, il prof. Beltramino, fondatore della prima Unitre, la signora Fiorenza Groff Moreschi, la prof.ssa Stefania Trucco, la signora Borea, la prof.ssa Delfanti Zoppi che vollero ridar vita all’Unitre chiamando a raccolta altre persone di buona volontà, tra le quali il dott. Rilla, la dott.ssa<Paola Silvano e la sottoscritta.

Ci mettemmo subito al lavoro iniziando la campagna di tesseramento. Essendo la nostra un’Associazione basata sul volontariato e non supportata da alcun finanziamento di carattere pubblico, avevamo bisogno di adesioni.

    Presentammo un progetto culturale che trovò senza difficoltà il sostegno necessario.

Ma avevamo bisogno di una sede dove tenere le nostre lezioni e di un supporto tecnologico.

Ci vennero in aiuto l’Amministrazione Comunale che ci offrì la Sala degli Specchi ed il Rotary Club che ci regalò il videoproiettore. Questo fu l’inizio.

    Ma tutto questo non bastava: avevamo l’assoluta necessità di disporre di una sede legale. A febbraio di quest’anno il Sindaco la concesse all’Unitre.

Si compiva quindi quel percorso faticosamente avviato nel mese di novembre del 2012.

    Sono stati dunque due anni contrassegnati da un percorso iniziato in salita e che si è concluso con il superamento di tutti gli obiettivi che ci eravamo dati.

    Oggi è un giorno di festa per l’Unitre e direi che il maggior successo è costituito dal fatto che la nuova Unitre si è pienamente fusa, saldata con la prima Unitre della quale rivendichiamo la discendenza. L’11 gennaio 2013 si teneva nella Sala degli Specchi del Comune di Sanremo la prima lezione della rinata Unitre. La prima di ben 40 lezioni nell’a.a. 2012/2013 e 46 nell’a.a. 2013/2014 che, con cadenza bisettimanale, hanno dato vita, nel corso di due anni, ad un programma culturale di ampio spessore. In tutto, ben 86 lezioni alle quali si devono aggiungere i corsi monotematici istituiti querst’anno e dedicati a biologia marina, psicologia ed economia, ciascuno dei quali suddiviso in 4 incontri, per un totale di 12, che sommati ai primi, raggiungono quota 98.  Se a questo numero aggiungiamo le due lezioni itineranti, una ogni anno, che si sono susseguite, la prima al Museo Oceanografico di Montecarlo e all’Azienda agricola Biancheri, la seconda all’Osservatorio Astronomico di Nizza e al Museo Villa Renoir, ecco che raggiungiamo la quota 100!

     Una offerta culturale corposa che ha spaziato nell’ambito delle più varie discipline, dalla letteratura italiana alla letteratura greca e latina, dalle letterature straniere alla filosofia, dalla storia alla storia e cultura locale, dalle scienze umane e del territorio alla storia dell’arte, dal cinema al teatro, dalla musica classica ed operistica alla geografia e ai viaggi, dalla medicina all’economia, all’architettura, alla botanica, all’astronomia.

     Tutte le lezioni/ conferenze hanno presentato elementi di interesse, ma se dovessi elencare quelli di maggiore novità, potrei citare:

 il corso sul cinema, “Le frontiere d’Europa”che si è presentato come una rassegna di film d’Autore, film proiettati nella loro interezza e introdotti dal commento del critico cinematografico Claudio Lanteri, costituendo di fatto un minicineforum;

 il rapporto di collaborazione con il Liceo Cassini che ci ha permesso di uscire dai confini delle nostre Istituzioni, favorendo uno scambio, una sinergia tra istituzioni culturali e realizzando un incontro tra generazioni diverse, che rappresenta proprio un obiettivo al quale tende la nostra Associazione.

   Una Unitre della quale celebriamo quest’ anno i 30 anni dalla nascita con questa festa in cui riprendiamo una usanza, quella della consegna dei diplomi di benemerenza ai suoi docenti, docenti che disinteressatamente, senza compenso alcuno offrono il loro magistero didattico nel segno dell’amore per la cultura e che dunque ci sembrava giusto premiare.

Cultura, dunque, intesa come passione, come ricerca, come desiderio di approfondire certi argomenti: è in questo spirito che tutti noi ci siamo ritrovati ed abbiamo scoperto il piacere di condividere questi valori fondamentali.

  Non mi soffermerò mai abbastanza sul fatto che la nostra Associazione porta il nome di Università delle Tre Età non a caso, perché già nel nome fa riferimento a due elementi essenziali che la contraddistinguono:

 Università che ci rimanda in epoca più antica a quella istituzione medioevale costituita dalla corporazione dei maestri e degli studenti che impartiva l’istruzione superiore nelle città e in epoca più recente a quella Università popolare che si proponeva la diffusione di una cultura di livello universitario tra chi non aveva potuto frequentare l’Università mediante conferenze, lezioni.

 Tre Età perché si apre alle tre età, e cioè alla giovinezza, alla maturità, alla anzianità promuovendo l’incontro tra generazioni.

In questo ultimo anno abbiamo raggiunto il numero di 122 soci registrando un leggero incremento rispetto all’anno passato. Ma quel che più conta è stato constatare l’entusiasmo e il piacere condiviso di partecipazione.

  Questo risultato non ci sarebbe stato se non ci fosse stata la volontà e l’impegno di coloro che hanno voluto ricostituire l’Unitre nello spirito dei primi fondatori, l’aiuto e il supporto concreto che ci ha offerto l’Amministrazione Comunale, il supporto del Rotary Club.

  Ma i protagonisti di questa rinascita siete stati tutti voi che avete risposto con la vostra presenza alle iniziative dell’Unitre e sono stati i docenti che con le loro lezioni ci hanno aperto orizzonti culturali ed offerto emozioni talvolta intense condividendo con noi l’oggetto dei loro studi e delle loro passioni intellettuali.